lunedì 10 dicembre 2007

Ma il 'compagno' Bertinotti c'è o ci fa?

Ma il 'compagno' Bertinotti c'è o ci fa? La discussione in seno
all'elettorato di centrosinistra è aperta. C'è chi pensa, e sono la
maggioranza, che il Presidente della Camera,oltre a debordare
palesemente dalle sue prerogative istituzionali,abbia assestato
un'altra bella pugnalata alle spalle del governo Prodi (la seconda in
dieci anni,non vi pare un po' sospetto"), con eleganza definito come
'morente' (il premier,non il governo) e tirandosi fuori,secondo lui,
('sono già oltre..') dalla chiamata di correo che imputa,al governo
tuttora in carica, una gestione a un tempo tremebonda e rissosa,e in
definitiva deludente rispetto alle aspettative di cui noi elettori lo
avevamo fatto carico.Non solo, ma involontaruiamente ammettendo anche
il fallimento suo e della sua parte politica,relegata così a un eterno
ruolo di sterile e anacronistico antagonismo.Ma cè anche chi, in
qualche modo,difende il 'subcomandante Fausto',sostenedo che egli ha
solo denunciato che 'il re è nudo' e che le vere colpe vanno addebitato
agli stessi vertici del governo e alle sue 'punte' più rissose e/o
colluse (Dini,Mastella,Di Pietro,etc.).Pensate quindi che ,secondo
quest'ultima teoria,Bertinotti c'è (cioè è sempre lui,schietto,
coerente, vessillifero dei veri valori del socialismo) o piuttosto, in
ossequio alla prima analisi che 'ci fa', cioè che si assoggetta,ancora
una volta, al ruolo di 'utile 'idiota' di una operazione che,
disarcionando Prodi e l'Unione,riconsegna il Paese a Berlusconi, non a
caso legitimato dallo stesso 'Parolaio rosso' come interlocutore valido,
affidabile e,soprattutto, non demonizzabile? Inutile specificare da
quale parte stia lo scrivente; ma voi,che ne pensate? Non ai posteri,ma
ai contemporanei,dunque,l'ardua sentenza
Citto Leotta

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