giovedì 26 giugno 2008

Sicurezza per tutti, tranne per i bambini.

“Il decreto sicurezza, così com’è, mette la parola fine alla lotta alla pedofilia online in Italia”. Lo ripete due volte, Giovanni Arena, presidente di Telefono Arcobaleno, l’Ong italiana che da dodici anni si occupa di segnalare e combattere il mercato degli abusi sessuali sui minori. Vuol essere sicuro che si capisca bene: “non voglio dare un giudizio politico, ma tecnico” chiarisce: “l’articolo 2 del decreto sicurezza appena approvato al Senato è un articolo “salvapedofili” dice. Un’accusa forte: “Il decreto contiene una disposizione che concentra la competenza dei moltissimi procedimenti contro la pedofilia on line nelle già intasatissime procure antimafia, togliendoli alle procure ordinarie. Oggi un giudizio per casi di pedofilia dura in media tre o quattro anni in primo grado, ma nelle procure distrettuali, oberate da migliaia di procedimenti diversi durerebbe molto di più”. “Potrebbe essere” dice Arena “la morte dell’attività di contrasto alla pedopornografia in rete, che, come tutti sappiamo, deve essere attività dinamica in linea con l’evoluzione tecnologica e con l’aggressività di coloro che fanno mercato dei bambini in tutto il mondo attraverso internet. Si aggiunge un altro tassello a un impianto normativo ingestibile”. La sua speranza è che “al passaggio alla Camera venga cambiato quest’articolo delirante”.
L’ultima caccia ai pedofili online è finita stamattina: quarantuno persone arrestate in tutta la Spagna. Più di cento hard disk e un migliaio di supporti digitali requisiti. La Polizia spagnola ha diffuso un comunicato, in cui si dà il merito della scoperta (e della segnalazione) della rete pedofila proprio a Telefono arcobaleno. Sono loro, i cacciatori dei pedofili online. “Abbiamo fatto più di 21mila segnalazioni di siti nei primi sei mesi del 2008″ dice Maria Clara Marchi, responsabile dell’ Ong “e prevediamo un aumento dei casi del 30% nel corso dell’anno”. Numeri alti, per un fenomeno sommerso: “Siamo un’equipe di sei persone” spiega Marchi, “seguiamo le tracce del mercato pedopornografico sulla rete”. M a non c’è il rischio di finirci impigliati, nella rete? “Beh, ovviamente abbiamo delle regole di operatività molto ferree, non scarichiamo materiale, non ci immischiamo. Il trucco è entrare nella testa di queste persone, seguire le loro tracce. Poi ogni volta che si scopre un sito, si scopre una rete di contatti. E facciamo partire le denunce”. Una procedura che, secondo Telefono Arcobaleno, va a colpo sicuro: “Non gettiamo fango su gente che non c’entra. le denunce sono circostanziate, precise, con la prova di materiale scaricato che poi viene regolarmente rinvenuto dalla polizia nelle case delle persone arrestate. Questi sono collezionisti, si muovono con circospezione, con password criptate, siti ultranascosti, è un mondo abbastanza underground, in cui è assai improbabile che si capiti per caso”.
Il Telefono arcobaleno funziona dal 1996. Dodici anni di monitoraggio e segnalazioni anche grazie a un numero verde, 800 025 777, a disposizione dei minori vittime di abusi. Secondo il report diffuso dall’associazione, il numero di siti pedofili on line è triplicato dal 2005 al 2007, passando dai 13.315 del 2005 ai 39.418 del 2007. E c’è anche una vera e propria “sottocultura” pedofila sommersa, che considera legittimo l’amore “consenziente” con i minori rifacendosi a paraventi letterari come Lolita o i grandi filosofi greci dell’antichità. E nascondendosi la realtà di brutale sfruttamento del turismo sessuale pedofilo diffuso in Stati come la Thailandia. “Così” denuncia Telefono Arcobaleno, “nascono iniziative come il “boy love day” proclamato su internet per la giornata di ieri, il 24 giugno”. “È importante contrastare radicalmente queste rivendicazioni pseudo-culturali” dice il presidente Giovanni Arena “e devo dire che in questo senso in Italia c’è la giusta sensibilità e i siti di questo tipo accessibili sono stati sequestrati”. La maggior parte di quelli attivi, dice Arena, si trovano in Olanda, Svezia, Germania e Usa. Il discorso normativo è diverso in altri Paesi: “In Olanda, ad esempio, c’è secondo me un’eccessiva tutela alla libertà di espressione su un tema così delicato e si arriva a permettere proclami deliranti di questi che sono mercanti dell’abuso”.

mercoledì 25 giugno 2008

Sicurezza per tutti, tranne per le donne

"Altro che più sicurezza per le donne in città, gli emendamenti salva-Berlusconi sospenderanno anche i processi per stupro. Ormai è chiaro che la repressione della violenza sessuale e la sicurezza delle donne nelle città sono state solo la bandiera che il governo ha usato per emanare misure aventi tutt'altro scopo".

Lo dice Vittoria Franco, senatrice e ministro ombra delle Pari Opportunità del Pd.

"Dopo aver cancellato le risorse per il piano antiviolenza che prevedeva più prevenzione e più centri antiviolenza, dopo aver bocciato tutti i nostri emendamenti sullo stalking e contro la violenza sessuale, ora il governo Berlusconi compie l'ultimo passo contro le donne - sottolinea Vittoria Franco - I processi per i reati di stupro, aggressione, lesioni, cioè i processi che riguardano reati che colpiscono le donne, rientrano clamorosamente tra quelli per cui è prevista la sospensione di un anno. Se non che, dal momento che la legge prevede che il dibattimento venga riavviato con lo stesso collegio altrimenti si ricomincia tutto daccapo, è fortemente probabile che moltissimi dei processi per gli stupri commessi prima del 30 giugno 2002 finiranno con un nulla di fatto. I reati infatti cadranno in prescirizione nel frattempo. Ma non basta.

Tra i reati per cui è prevista la precedenza assoluta nei processi la violenza sessuale semplice non rientra. Questo significa una cosa molto chiara: la lotta contro la violenza sessuale è stata solo una bandiera per il governo Berlusconi. Non è affatto vero che il pacchetto sicurezza è stato varato anche per dare più sicurezza alle donne, ma l'esatto contrario. Crediamo che quello che sta succedendo è di una gravità inaudita. Non ha niente da dire la ministra Carfagna? Noi continueremo a dare battaglia nel Parlamento e nel Paese".

martedì 24 giugno 2008

WE WANT YOU

selezione 2008/2009

Sei un Kreativo, ami la Pittura, la Fotografia, la Scultura, le Arti Visive, la Musica ? Lo ZERO69 mette a disposizione i suoi spazi per te. Preferiamo dare spazio ai giovani e non solo. Oggi i tempi sono cambiati e la visibilità si aquisisce anche utilizzando spazi pubblici e commerciali per esporre le proprie opere e per esibire il proprio talento. I nostri spazi sono a costo zero perchè desideriamo aiutare ed incoraggiare i giovani artisti ad emergere e a mettere in mostra la loro creatività e le loro capacità. Inviaci una e-mail a: info@zero69.it


Per maggiori informazioni visita il sito www.zero69.it e scarica il nostro regolamento cliccando QUI


Dal 28 giugno al 02 settembre 2008 [PITTURA FOTOGRAFIA SCULTURA]
blueSPLASH - Collettiva a cura di CALUSCA in contemporanea presso Zero69 e la Galleria Art'è di Acireale
Dal 28 giugno 2008 gli spazi della Galleria Art’è e dello Zero69 di Acireale presenteranno la mostra collettiva “BlueSPLASH”. I 42 artisti invitati analizzeranno il tema dell’acqua, le sue dinamiche, il suo colore non colore,... LEGGI Per il tuo INVITO clicca QUI
Nella serata inaugurale si terrà, presso lo Zero69 la presentazione di due opere musicali inedite sul tema BluSplash appositamente composte dal gruppo vernacolare “I Beddi
Dal 03 settembre al 03 ottobre 2008 [FOTOGRAFIA]
Cinzia Catanzaro-Personale
Lo Zero69 presenta una serie di scatti selezionati di questa New Entry nel mondo della Fotografia.
Dal 04 ottobre al 03 novembre 2008 [PITTURA]
Angela Vinci - Personale
Lo Zero69 presenta una selezione di opere dell'artista Catanese.
Dal 04 novembre al 08 dicembre 2008 [PITTURA TECNICA MISTA]
Sergio Treglia - Personale
Lo Zero69 presenta una speciale selezione di opere di questo artista Randazzese.
Dal 09 dicembre 2008 al 05 gennaio 2009 [FOTOGRAFIA]
Francesco Di Giovanni - Personale
Dopo aver partecipato all'edizione 2008 di "I Have A Dream" a cura di Tribeart, lo Zero69 presenta una speciale selezione di scatti fotografici di questo giovane fotografo di talento.
Dal 10 febbraio al 09 marzo 2009 [PITTURA]
Michele Principato Trosso - Personale
Lo Zero69 presenta una speciale selezione di opere di questo artista di Capizzi (ME).
Cocktails [BEVERAGE]
Cocktails, Vino,Distillati e Liquori di qualità
Barman Associato e Qualifica AIBES - Sommelier Associato e Qualifica FISAR

Wine, Caffetteria, Ristorazione e non solo [LOUNGE]
Prepariamo tutti i nostri piatti nelle nostra cucina utilizzando sempre prodotti di qualità
Siamo lieti di aver ospitato un'evento SlowFood

Conosci lo ZERO69 !?
Per un semplice caffè, un tè, un infuso o una tisana; per un'aperitivodi qualità, per un calice di vino o un cocktail preparato con conoscenza e professionalità. Insalate, piatti semplici e gustosi, finger food, ecc... Mostre d'Arte, Conferenze, Eventi Musicali ecc... Tutto questo lo trovi allo Zero69 di Acireale. per la MAPPA clicca QUI

venerdì 13 giugno 2008

L'Amia al crac premia i dirigenti

Un premio complessivo di 356 mila euro diviso tra 28 dirigenti e quadri dell´Amia per aver raggiunto «obiettivi qualitativi» nella gestione dell´azienda. Il tutto per l´anno 2006, quello che ha fatto registrare un rosso record nel bilancio dell´Amia, un buco che sfiora i 95 milioni di euro e marcia oggi al ritmo di 3 milioni al mese.

Così mentre i creditori alle porte pignorano per poche migliaia di euro tavoli e sedie dell´azienda, mentre il servizio asfalto si becca dal Comune un´ammenda da 200 mila euro per avere dichiarato più spese di quelle reali e la raccolta differenziata non supera il 6 per cento da diversi anni, i dirigenti e i quadri hanno ricevuto premi che variano dagli 8 ai 20 mila euro lordi per aver raggiunto non meglio precisati «obiettivi quantitativi e qualitativi» nella gestione del 2006.

Premi arrivati grazie all´assenso del consiglio di amministrazione guidato da Enzo Galioto: «Si tratta di premi previsti dal contratto nazionale Federambiente, svincolati dall´andamento del bilancio, che ha segnato una perdita dovuta a un contratto di servizio con il Comune che deve essere rivisto al rialzo», dice Galioto. «Un controsenso del quale chiederò conto al sindaco Diego Cammarata, visto che i premi sono stati assegnati quasi a tutti i dirigenti e i quadri, proprio nell´anno che ha segnato il disastro dei conti dell´Amia», dice invece Maurizio Pellegrino, consigliere comunale del Partito democratico che nel febbraio scorso ha presentato un´interrogazione al sindaco Cammarata nella quale chiedeva di rendere pubblici i premi ricevuti da amministratori e dirigenti di tutte le aziende partecipate dal Comune.

La più celere a rispondere è stata l´Amat, che nel 2007 ha erogato premi che variano dagli 11 mila ai 14 mila euro ai dirigenti e al direttore generale, Domenico Drago. Premi assegnati dal cda dell´ex municipalizzata anche in questo caso senza che i dirigenti in questione avessero conseguito gli obiettivi prefissi, a partire dall´utile d´esercizio, che doveva arrivare almeno a quota 600 mila euro e invece si è fermato a poco più di 200 mila. L´Amap ha erogato premi per 140 mila euro, con un buco di bilancio che, secondo quanto messo nero su bianco dal ragioniere generale Bouslav Basile, segna nel 2006 quota 1,4 milioni di euro. Gli amministratori della Gesip e della Sispi hanno invece dichiarato di «non aver assegnato alcun premio in denaro ai propri dirigenti».

«Il dato più sorprendente è quello dell´Amia, un´azienda sull´orlo del collasso che premia i suoi dirigenti, senza che vengano però specificati gli obiettivi che dovevano essere raggiunti - attacca il consigliere Pellegrino - Scriverò una lettera al sindaco nella quale chiederò che vengano resi pubblici i compensi assegnati ai singoli dirigenti e le motivazioni: non è accettabile che i soldi pubblici vengano sperperati in questo modo, mentre la stessa azienda è al collasso». Per Pellegrino i premi sono costati all´azienda più dei 356 mila euro dichiarati: «A questa somma resa nota dall´Amia dobbiamo aggiungere gli oneri contributivi, così si arriva a quasi 500 mila euro, una cifra davvero elevata», dice.

L´Amia registra un buco che sfiora i 95 milioni di euro e che cresce, secondo i contabili del Comune, di 3 milioni di euro al mese. Per salvare l´azienda occorre aumentare il contratto di servizio con il Comune: al momento Palazzo delle Aquile versa all´Amia 104 milioni di euro all´anno per i servizi di raccolta dei rifiuti, spazzamento e manutenzione delle strade. Il nuovo contratto dovrebbe aggirarsi intorno ai 130 milioni di euro. Ma allo stesso tempo il Comune non ha fondi, dopo che è saltato il raddoppio dell´Irpef che doveva fare incassare 22 milioni di euro, somme da destinare proprio all´Amia. Accantonata dall´amministrazione Cammarata la soluzione della superholding, occorre adesso trovare entro luglio una soluzione per salvare l´Amia dal fallimento.

martedì 10 giugno 2008

Ultimi appuntamenti ZERO69

Gli ultimi appuntamenti inseriti, per tutti gli altri cliccate su ZERO69

Fino al 22 giugno 2008 [ARTE]
Alfio Sorbello -Sospensioni Gravità Fantasie
L’orizzonte, delle sue opere, è sempre ampio, come ad inquadrare uno sguardo dissipante, metallico, emanante da una colorazione apocalittica, che si perde in una sorta di linea, netta e tranciante... LEGGI

Dal 28 giugno al 02 settembre 2008 [ARTE]
blueSPLASH - Collettiva a cura di CALUSCA in contemporanea presso Zero69 e la Galleria Art'è di Acireale
Dal 28 giugno 2008 gli spazi della Galleria Art’è e dello Zero69 di Acireale presenteranno la mostra collettiva “BlueSPLASH”. Gli artisti invitati analizzeranno il tema dell’acqua, le sue dinamiche, il suo colore non colore,... LEGGI
Nella serata inaugurale si terrà, presso lo Zero69 la presentazione di due opere musicali inedite sul tema BluSplash appositamente composte dal gruppo vernacolare “I Beddi

Dal 03 settembre al 03 ottobre 2008 [FOTOGRAFIA]
Cinzia Catanzaro-Personale
Lo Zero69 presenta una serie di scatti selezionati di questa New Entry nel mondo della Fotografia.

Dal 04 ottobre al 03 novembre 2008 [ARTE]
Angela Vinci - Personale
Lo Zero69 presenta una selezione di opere dell'artista Catanese.

Dal 04 novembre al 08 dicembre 2008 [ARTE]
Sergio Treglia - Personale
Roma - Fondazione Volume!

Cocktails [Beverage]
Cocktails, Vino,Distillati e Liquori di qualità
Barman Associato e Qualifica AIBES - Sommelier Associato e Qualifica FISAR

Wine, Caffetteria, Ristorazione e non solo [Lounge]
Prepariamo tutti i nostri piatti nelle nostra cucina utilizzando sempre prodotti di qualità
Siamo lieti di aver ospitato un'evento SlowFood

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Per un semplice caffè, un tè, un infuso o una tisana; per un'aperitivodi qualità, per un calice di vino o un cocktail preparato con conoscenza e professionalità. Insalate, piatti semplici e gustosi, finger food, ecc... Mostre d'Arte, Conferenze, Eventi Musicali ecc... Tutto questo lo trovi allo Zero69 di Acireale. per la MAPPA clicca QUI

L´ultimo attacco alla Giustizia

di Salvatore Borsellino - 08 Giugno 2008
E' attualmente in atto, circondato dall'indifferenza di una opinione pubblica ormai completamente disinformata ed assuefatta,dal silenzio di una stampa omologata ed adusa alle mistificazioni ed...


alle omissioni, dal completo silenzio di una opposizione parlamentare ormai inesistente o esistente soltanto per il lancio di segnali di servilistica acquiescenza al governo in carica, uno dei più gravi e forse il definitivo attacco alla Giustizia. I fronti di attacco, nel giro di pochi giorni, sono due: le intercettazioni e il reato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Per le prime, direttamente da un capo del Governo che punta all'azzeramento immediato della possibilità di utilizzare le sue conversazioni con Saccà su attricette e compravendita di senatori nelle conseguenti indagini per corruzione, è venuto l'annuncio di una drastica riduzione della possibilità di usare questo mezzo limitandolo alle sole indagini per reati di mafia, terrorismo, e, forse, rapine, usura, pedofilia e violenza sessuale.
Escluse del tutto corruzione e concussione e, in genere, i reati finanziari, cioè proprio quei reati che potrebbero interessarlo. Esclusi anche i traffici di droga, cioè quelli che potrebbero interessare i suoi amici.
Credevamo che Berlusconi proclamando eroe Mangano in una cerimonia officiata insieme con Dell'Utri avesse finito di pagare le cambiali contratte con chi ha favorito la sua ascesa al potere ma evidentemente non è così e le cambiali sono ancora tante.
Niente paura, c'e' ancora il 41 bis e magari anche le revisioni dei processi di mafia per potere pagare il resto. Il papello di Riina e compagni è ancora lungo.
Nello stesso tempo, applicando finemente il concetto di gradualità della pena, si promettono 5 anni di carcere a chiunque, per qualsiasi motivo, con le intercettazioni avrà a che fare, a chi le fa, a chi le ordina, a chi le propaga, in carcere quindi magistrati e giornalisti e impunità assoluta a chi utilizza il telefono per progettare reati, comunicare ordini e via andando, non ci sarà più bisogno per nessuno di adoperare i pizzini, si potranno utilizzare senza problemi mezzi più moderni come i cellulari.
Per il secondo, il reato per concorso esterno in associazione mafiosa, che viene definito da un "principe del foro" (non si sa bene quale, forse il suo) quale Lipera, un "reato che non esiste", un "reato inventato", si sta facendo qualcosa di ancora più grave, si sta praticamente tentando di azzerare la possibilità di utilizzarlo nei processi e nelle condanne, anche se la sua "invenzione" si può fare risalire a magistrati come Borsellino, Falcone, Costa, Chinnici e tanti altri, tutti ovviamente morti come attestano le vie e le piazze che, proprio per assicurarsi che siano definitivamente e irrimediabilmente morti, gli sono state intitolate.
Su questo filone si inserisce l'ennesimo tentativo di tirare fuori dalla galera dove giustamente sta espiando la pena alla quale è stato condannato per una parte dei suoi delitti, un traditore dello Stato come Bruno Contrada.
Anzi adesso si rincara la dose, oltre a Contrada si vuole rimettere in circolazione anche Ignazio D'Antone.
D'altra parte, come fa Contrada, anche lui può autodefinirsi un servitore dell Stato e può chiedere quindi non la grazia ma piuttosto un ringraziamento da parte dello Stato per avere obbedito agli ordini. Bisognerebbe però che dichiarassero quale Stato e quali Istituzioni hanno servito, se quelle degne di questo nome o quelle "deviate".
Più di una voce si è levata al Palazzo Steri a Palermo in difesa di Contrada e D'Antone, alcune prevedibili, il libro paga dei servizi è molto ampio e i fondi sono inesauribili, ma c'è ne è una che mi addolora profondamente, quella di Francesco La Licata, che si è sempre proclamato amico di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone e su di loro, in nome di questa amicizia, ha scritto dei libri, ma forse i libri su Paolo e Giovanni non rendono più e allora è meglio scrivere libri su nuovi argomenti, e cercare nuove amicizie...........

venerdì 6 giugno 2008

Il "sistema Lombardo" e la voragine del comune di Catania.

«Raccapricciante» è il termine usato per definire ciò che il commissario e i magistrati stanno via via scoprendo nei conti del Comune di Catania. L' ex sindaco Umberto Scapagnini, il medico personale di Berlusconi che definì il suo paziente "tecnicamente quasi immortale" e capace "dell' attività mentale e sessuale di un cinquantenne", eletto deputato, si è involato a Roma. Raffaele Lombardo, che di Catania fu vicesindaco fino al 2005 quando si trasferì alla presidenza della Provincia, ha trionfato alle elezioni del 13 aprile con il suo MPA, la Lega del sud, e si è trasferito a Palermo come presidente della Regione Sicilia, dove ha preso il posto di Totò Cuffaro, condannato a cinque anni per favoreggiamento e rivelazione di segreto istruttorio e perciò promosso in Parlamento.

La coppia ScapagniniLombardo premiata dagli elettori, ha lasciato un cumulo di macerie di cui è ancora difficile valutare le reali dimensioni. La Corte dei Conti teme che il buco di bilancio sia tra i 600 e gli 800 milioni. Enzo Bianco, il sindaco di centrosinistra che nel 2000 lasciò un avanzo di una trentina di miliardi di lire, ritiene che il buco reale sia oltre il miliardo di euro e la situazione tecnicamente fallimentare, ben peggiore di quella di Taranto sempre citata come esempio di amministrazione paradelinquenziale.

Il commissario Vincenzo Emanuele, nei meandri della giungla contabile lasciata da Scapagnini e Lombardo, è ora affiancato dalla Procura di Catania che ha aperto un' inchiesta per il reato di falso ideologico in atto pubblico, l' equivalente del falso in bilancio. Le entrate tributarie sarebbero state gonfiate per pareggiare artificiosamente le uscite e ripianare 83 milioni di disavanzo accumulati tra il 2002 e il 2003. Ma questo è soltanto l' inizio di un' inchiesta che si preannuncia densa di sorprese. Intanto, la settimana scorsa Scapagnini è stato condannato a due anni e mezzo di reclusione e all' interdizione dai pubblici uffici per violazione della legge elettorale, avendo distribuito alla vigilia delle elezioni del 2005 premi non dovuti fra i 300 e i 1000 euro ai dipendenti comunali.

Dell' allegra amministrazione di Catania si parla da anni. Promozioni a raffica, centinaia di consulenze strapagate, clientele, amici degli amici, la coppia ScapagniniLombardo non si è fatta mancare niente. Si narra di un autista di famiglia dell' ex sindaco nominato consulente del Teatro artistico siciliano, degli spettacoli di un plotone di ballerine brasiliane, capitanate da Surama Dos Santos, amica dell' ex sindaco, di contratti con la Rai per le riprese di improbabili manifestazioni.

Mentre Scapagnini pensava all' aspetto diciamo ludico dell' amministrazione sentendosi anche lui "tecnicamente quasi immortale" come Berlusconi, Lombardo perfezionava il suo "sistema", che ne ha fatto l' uomo più potente della Sicilia. Il libromastro del sistema è contenuto in una "cartella zippata" con centinaia di file, in cui sono ordinate tutte le richieste di favori, di cui ha riferito Alfio Sciacca sul "Corriere della Sera". Spuntata nel giorno in cui il leader dell' MPA s' insediava a Palazzo d' Orleans, l' enciclopedia delle clientele contiene di tutto: richieste di lavoro, avanzamenti di carriera, trasferimenti di sede, assegnazione di incarichi e di consulenze, richiesta di raccomandazioni per poter superare esami universitari o provini al Teatro Massimo. Un po' come i mitici archivi andreottiani di tanti anni fa, non più cartacei, ma rivisitati ai tempi dell' elettronica.

Quando il disastro Catania emergerà in tutti i dettagli, Scapagnini siederà tranquillo nel suo scranno a Montecitorio, dove per fortuna avrà forse meno occasioni di far danni. Chissà cosa ci aspetta invece a Palazzo d' Orleans, dove a perpetuare il cuffarismo irrompe il «sistema Lombardo».

*da Repubblica del 5 maggio 2008

giovedì 5 giugno 2008

Onda pazza

“Il gruppo dirigente […,] nello scacchiere politico locale come su quello nazionale, si pone come un’associazione di tipo mafioso, non solo e non tanto per la convergenza di mafia e di clientele parassitarie che è riuscito a suscitare e ad aggregare attorno a sé, quanto per il modo stesso, banditesco e truffaldino, di concepire ed esercitare il potere”.

Così diceva Peppino Impastato descrivendo una realtà non dissimile da quella odierna. Oggi che le collusioni fra potere politico e criminalità mafiosa appaiono in tutta la loro evidenza assumono un valore quasi profetico anche le trasmissioni di Onda Pazza, spesso paradossali e divertenti ma sempre cariche di verità.
Peppino Impastato fu tra i protagonisti di questa piccola radio capace di denunciare senza autocensure le istituzioni politico-economiche della provincia siciliana colluse con la mafia.

Quando, il 9 maggio 1978, il corpo senza vita di Aldo Moro, prigioniero delle Brigate rosse, venne ritrovato a Roma in via Caetani, L’eclatante notizia relegò in secondo piano il delitto mafioso di cui fu vittima Impastato. i resti DI PEPPINO furono trovati, nella notte tra l’8 e il 9 maggio, sui binari della ferrovia Palermo-Trapani.

Nel DVD allegato le otto puntate di Onda Pazza con la viva voce di Peppino Impastato, l’ultima delle quali registrata poco prima del suo assassinio.

Lavori Santa Maria la Scala

Con la presente vorrei esprimere il mio disappunto sui lavori che si stanno svolgendo a Santa Maria la Scala.
Certo forse il mio giudizio è affrettato, ma sconvolgere un tratto di costa naturale , la spiaggetta
all'inizio di via Molino , mi sembra deturpare il patrimonio della nostra riviera.
Già l'aver permesso in passato un parcheggio in spiaggia per un lido nella nostra frazione era stato difficile da digerire....
Ora non si sta provvedendo ad un semplice livellamento e pulizia della spiaggetta (intervento ordinario necessario annualmente), ma ad un vero e proprio stravolgimento della spiaggetta naturale.

Giovanni
Spadaro via Fabio 18 Acireale