mercoledì 19 dicembre 2007

Composizione sospetta.

Palermo, 17 dicembre 2007. “Conoscere i criteri che hanno determinato la composizione della Commissione Cardiologica Regionale e le ragioni dell’esclusione dell’Unità di Cardiologia presso l’Ospedale Ingrassia di Palermo dalla Rias, la Rete per l’infarto acuto in Sicilia”. Lo chiede la parlamentare dell’Unione, Rita Borsellino che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessore regionale alla Sanità.
“In occasione del recente Congresso di Cardiologia, svoltosi ad Agrigento il 30 novembre scorso – scrive Borsellino - si è appreso che i centri di emodinamica individuati, in questa prima fase, sono gli stessi cui prestano servizio gli stessi componenti della Commissione su indicata. A questi sembra si aggiungerebbero l’Ospedale di Villa Sofia ed il Policlinico di Palermo”. Tra le strutture non inserite ci sarebbe, invece, l’Unità di Cardiologia dell’Ospedale Ingrassia che pur avendo tutti presupposti previsti dal 2005 “non sembra essere stata – scrive ancora Borsellino - neanche consultata in merito”.

giovedì 13 dicembre 2007

Rifiuti. Rita Borsellino: “Termovalorizzatori progettati da Cuffaro, sovradimensionati e pericolosi per le generazioni future”.

Palermo, 11 dicembre 2007. “Così come sono stati progettati e con una raccolta differenziata ferma al 6 per cento i termovalorizzatori rappresentano una pericolosa cambiale in bianco per le prossime generazioni”. Lo ha detto oggi alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione regionale che si terrà a Catania il 15 dicembre, la parlamentare dell’Unione Rita Borsellino. Borsellino ha ricordato come siano tanti, “troppi”, gli aspetti “anomali attorno alla costruzione di questi impianti sul fronte ambientale e delle procedure d’appalto; e come il governo regionale abbia disatteso i contenuti della mozione del centrosinistra approvata in aula all’inizio della legislatura e che, tra l’altro, prevedeva lo stop alla costruzione degli impianti”. Secondo Borsellino che ha criticato i ritardi con cui il governo sta procedendo alla riduzione degli Ato (“votata già nella scorsa finanziaria”), la necessità di una svolta nella gestione dei rifiuti è tra le questioni più sentite dai cittadini. “E’ per questo – ha aggiunto – che sarà uno dei temi forti del ‘Viaggio in Sicilia’ di Un’Altra Storia che partirà il 12 gennaio e che coinvolgerà cittadini, comitati e partiti dell’Unione”.

lunedì 10 dicembre 2007

Ma il 'compagno' Bertinotti c'è o ci fa?

Ma il 'compagno' Bertinotti c'è o ci fa? La discussione in seno
all'elettorato di centrosinistra è aperta. C'è chi pensa, e sono la
maggioranza, che il Presidente della Camera,oltre a debordare
palesemente dalle sue prerogative istituzionali,abbia assestato
un'altra bella pugnalata alle spalle del governo Prodi (la seconda in
dieci anni,non vi pare un po' sospetto"), con eleganza definito come
'morente' (il premier,non il governo) e tirandosi fuori,secondo lui,
('sono già oltre..') dalla chiamata di correo che imputa,al governo
tuttora in carica, una gestione a un tempo tremebonda e rissosa,e in
definitiva deludente rispetto alle aspettative di cui noi elettori lo
avevamo fatto carico.Non solo, ma involontaruiamente ammettendo anche
il fallimento suo e della sua parte politica,relegata così a un eterno
ruolo di sterile e anacronistico antagonismo.Ma cè anche chi, in
qualche modo,difende il 'subcomandante Fausto',sostenedo che egli ha
solo denunciato che 'il re è nudo' e che le vere colpe vanno addebitato
agli stessi vertici del governo e alle sue 'punte' più rissose e/o
colluse (Dini,Mastella,Di Pietro,etc.).Pensate quindi che ,secondo
quest'ultima teoria,Bertinotti c'è (cioè è sempre lui,schietto,
coerente, vessillifero dei veri valori del socialismo) o piuttosto, in
ossequio alla prima analisi che 'ci fa', cioè che si assoggetta,ancora
una volta, al ruolo di 'utile 'idiota' di una operazione che,
disarcionando Prodi e l'Unione,riconsegna il Paese a Berlusconi, non a
caso legitimato dallo stesso 'Parolaio rosso' come interlocutore valido,
affidabile e,soprattutto, non demonizzabile? Inutile specificare da
quale parte stia lo scrivente; ma voi,che ne pensate? Non ai posteri,ma
ai contemporanei,dunque,l'ardua sentenza
Citto Leotta

mercoledì 5 dicembre 2007

L'amara verità

Ci sono fatti che costituiscono anche per noi una sorte di cartina di "tornasole" della nostra Libertà di pensiero e Indipendenza di giudizio;fatti che ci fanno riflettere se per caso,cercando la verità finiamo anche per costruircela,quando non siamo riusciti a trovarla.


Uno di questi e il caso del Giudice Clementina Forleo,persona che a me ed a moltissimi è sembrata ( e sembra) degna di ogni stima e considerazione,per il coraggio,l'audacia investigativa,l'assoluta - appunto Libertà e Indipendenza.


Tutti noi sappiamo che si è scontrata e si scontra contro una nomenklatura più odiosa delle altre,perchè è quella "di sinistra" , che dovrebbe non essere tale e soprattutto dovrebbe avere il bagaglio morale del sangue di tante lotte per la Libertà e la Verità.


Vorrei però ricordare a tutti che uno dei nostri più importanti traguardi ideali è quello dell'indipendenza della Magistratura e del suo Organo di autogoverno; a questi infatti era stato sferrato l'attacco più grave e massiccio del regime berlusconiano. Ora se il CSM all'unanimità decide di avviare un procedimento, sulla scorta peraltro di una notevolissima mole di "indizi",non ci resta che rispettare la sua indipendenza,fermo restando il fatto che la Forleo potrà uscirne del tutto indenne e che in ogni caso ciò non implica per nulla un giudizio negativo del merito della sua inchiesta,che resta a tutti gli effeti valida e che ha rivelato comunque - non contraddetta - l'altra faccia del potere.Stimiamo la Forleo, continueremo a sostenere lo spirito e la sostanza giridica e socialmente avanzata delle sua battaglie contro l'oligarchia dei nuovi satrapi politici ( e,se sono di sinistra,ancora di più !) .


Ma se non rispettassimo proprio noi il valore per cui ci siamo tanto spesi saremmo come Berlusconi e il " Vero", anche per noi, varrebbe solo se è "utile".


saro patanè

lunedì 3 dicembre 2007

due giorni importanti

Questi due giorni di Pancho in Sicilia – prima ad Acireale,con la Borsellino ,poi a Catania , sono stati molto importanti.

Intanto perché abbiamo constatato come comincia a far breccia il progetto della Lista Civica Nazionale,poi perché si sono verificati i due fatti significativi: una,la sostanziale convergenza “ operativa” sul piano politico di Rita Borsellino,che pur riaffermando l’opzione “impegno nell’unione” lo ha fatto connotandola di un così marcato spirito di indipendenza,di alterità e di richiamo a quello stesso “popolo” cui noi ci richiamiamo,che non potrà, a mio parere ,che portare nel medio se non nel breve termine ad una convergenza di fatto ed a una vera sodalità poitico-progettuale.

La penso così perché credo che nessuno di noi si possa illudere che la nostra idea si debba realizzare necessariamente subito e tutta d’un colpo;credo invece che la parte più importante è costituita dalla capacità che saremo capaci di dimostrare di continuare,di perseverare,di costruire dal di fuori.

In secondo luogo,la città di Catania finalmente costituisce un gruppo ufficiale.
Non sto qui a dilungarmi sul perchè una così importante espressione sociale e politica come Catania non poteva restare al di fuori del nostro progetto,pena la provincializzazione estrema degli altri tenatitvi e soprattutto perché,derivando dalla costola di “Cittàinsieme”,essa raccoglie il meglio della sensibilità politica e culturale della nostra disgraziata terra.

In Sicilia,la zona del catanese, Catania appunto ed Acireale,restano la testa di ponte di una presenza poltica che sta cominciando a dare frutti copiosi, e soprattutto vede realizzarsi anche qui,specie nell’acese, la presenza di tanti ragazzi ,studenti,laureati,giovani professionisti, seri e impegnati,che pur mantengono la loro capacità di bella ed irriverente giovanilità.

A tal proposito mi pare proprio da adottare anche per noi il bellissimo manifesto che il gruppo di http://www.cittattiva.com/ ha preparato per “uscire” fuori allo scoperto e che si lega con la rinascente voglia di forte impegno giovanile che si sta riscontrando.
Così è stato a Firenze,con quei magnifici ragazzi romani degli “under40”,così è per quella straordinaria lezione di sacrificio e di impegno che ci viene da Locri e dai ragazzi di Rita Borsellino.

A Catania era presente un “mostro sacro “ della nomenclatura dell’oligarchia politica italiana, pure tra i più intelligenti e perspicaci,la senatrice Anna Finocchiaro che ha un ruolo di importanza politica come capo gruppo al Senato pari almeno a quello di Prodi; eppure la straordinaria capacità di Pancho,di esporre con chiarezza ,incazzata pacatezza, profondità direi quasi “ineluttabile” ragionevolezza di argomenti,l’ha costretta all’angolo di una difesa affannosa e sterile,mentre la platea sottolineava spesso con applausi l’adesione ai nostri ragionamenti.
Ciò significa che bisogna ora più che mai insistere e girare l’Italia in lungo e in largo,senza stare a lambiccarsi più di tanto ( come ahimè siamo spesso soliti fare) se il “vino”che produrremo sarà DOC al 100%. (e se i vignaioli che ci siamo scelti come compagni di fatica sono “certificati”..).

Bisogna soprattutto urgentemente cercare un nome nuovo,giovane e d evocativo per questa Lista nazionale.

E crederci,se questa è la strada che abbiamo scelto.

Saro patanè

Acqua. Borsellino presenta all’Ars mozione contro la privatizzazione.

I punti del documento firmato anche dal vice capogruppo del Pd Giovanni Barbagallo, dal capogruppo di Uniti per la Sicilia Maurizio Ballistreri e dai deputati Francesco Cantafia (Sd- Uniti per la Sicilia) e Giovanni Panepinto (Pd).

Palermo, 1 dicembre 2007. Una mozione per impegnare il governo regionale a bloccare i processi di privatizzazione dell’acqua. Il documento è stato presentato qualche giorno fa all’Ars da Rita Borsellino (prima firmataria), dal vice capogruppo del Pd Giovanni Barbagallo, dal capogruppo di Uniti per la Sicilia Maurizio Ballistreri e dai deputati Giovanni Panepinto (Pd) e Francesco Cantafia (Sd- Uniti per la Sicilia). Due pagine in cui si analizza la situazione e le anomalie della privatizzazione in Sicilia. Tra i tanti punti della mozione: “l’annullamento di tutte le procedure per la scelta del soggetto gestore del Servizio Idrico Integrato che abbiano portato o portino all’individuazione di un soggetto privato o di una società mista”; “una gestione del Servizio Idrico Integrato interamente pubblica”; “una modifica della legislazione regionale attuale, specificando quale unica forma d’affidamento, la concessione diretta di servizio alle società o consorzi pubblici”; la diminuzione e revisione dei confini degli ATO, tenendo conto di una ottimale gestione delle acque in Sicilia e garantendo la funzione di controllo sui gestori”; “la rinuncia ad ulteriori atti di commissariamento per l’emergenza idrica evitando poteri straordinari attribuiti ad un organo monocratico che evidenziano l’incapacità gestionale ed incentivano gli sprechi”; e la ripubblicizzazione dei servizi e del patrimonio infrastrutturale acquedottistico dell’ex Ente Acquedotti Siciliani, oggi Sicilacque Spa”.